Le finestrelle di Otuzco

I resti archeologici conosciuti con il nome de « Las Ventanillas de Otuzco” (Le finestrelle di Otuzco), così denominati per trovarsi nel Centro Popolato dal medesimo nome, appartengono al distretto di Baños del Inca. La località si trova approssimativamente 8 chilometri a nord della città di Cajamarca e ad un’altitudine di 2.850 metri; il paesaggio presenta boschi di eucalipti che si mescolano al verde della zona di allevamenti bovini.

I resti archeologici sono stati realizzati nei promontori rocciosi; essendo queste concavità di forma rettangolare e altre quasi quadrate, permettono di capire che furono elaborate con il procedimento dell’intaglio della superficie rocciosa di origine vulcanica.

Tali concavità inizialmente furono disegnate in file consecutive e in forma orizzontale, aventi una funzione premeditata all’interno della concezione e della struttura sociale dei Cajamarca.

Alcuni anni addietro, l’archeologa Vivian Araujo, durante una pulizia del luogo, registrò nel fronte principale la presenza di una sepoltura, appartenente ad un bimbo di circa 12 anni d’età che si trovava collocato in posizione fetale, senza reperti metallici, né ceramiche al suo interno.

Le osservazioni e gli studi realizzati permettono di conoscere un poco più di chi vi lavorò e quale fosse la loro funzione; il luogo fu prima visitato e descritto dal Dr. C. Tello nel 1937, quindi da Reichlen nel 1947 che lo registra e successivamente dall’Archeologo Rogger Ravines che lo include nell’inventario dei Monumenti Archeologici di Cajamarca.

L’Archeologo Carlos Farfán nel 1993 le colloca nel Periodo Medio della Cultura Cajamarca e ne riporta altre molto simile come quelle di Bambamarca, che le superano in quantità di camere mortuarie conservate ancora nel terreno agreste.

Le diverse notizie su questa zona ci manifestano che questo tipo di costruzioni si presenta profusamente con caratteristiche singolari sia in dimensioni sia in decorazioni; abbiamo quelle che l’INC (Istituto Nazionale di Cultura) di Cajamarca registra come: Las ventanillas de Combayo, de Cerro Concejo, Tolón, Chacapampa, Jangalá, Bellavista, San Marcos.

Lo stato di conservazione attuale di queste e altre evidenze, denota lo sgranarsi di particelle litiche per effetto di meteorizzazioni per le quali vanno perdendo lentamente la propria forma iniziale.

Questi recinti mortuari manifestano l’ampia occupazione della cultura Cajamarca; attualmente è ammirevole osservare il paesaggio e l’intorno roccioso in cui furono elaborate. Questo, come altri luoghi, richiede l’appoggio dello Stato e della cooperazione Internazionale per futuri progetti di studio e la sua futura valorizzazione turistica.

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